VI RICORDATE IL VECCHIO E POLVEROSO MACRAME???

Non so se anche voi da ragazzine avete avuto il piacere di dover imparare il “palloso macramè”. Io l’ho talmente odiato che il pensiero di rimetterci le mani mi faceva accapponare la pelle!!

In giro ho trovato questi deliziosi portavasi che mi hanno fatto cambiare idea e mi sono lanciata nell’impresa di fotografare ogni immagine e modificarla con PHONTO per testimoniare quanto questa tecnica eseguita con colori moderni e senza eccessivi annodamenti potesse essere un’idea creativa e moderna.

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Occorrente portavaso macramè

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1. Per decidere la lunghezza de i fili bisogna calcolare la misura delle frange in fondo, il raggio del vaso, la sua altezza ed aggiungere la lunghezza desiderata fino all’anello di congiunzione ed in seguito la lunghezza totale, il tutto con qualche centimetro in più. Per questo modello io ho usato circa 80 cm. Servono 10 fili uguali.

2. Con tutti i fili appaiati partiamo con il primo nodo che formerà la frangia.

3. Per la base del vaso basta trovare il raggio (questo è di 4.5 cm.)

4. Realizzare 5 nodi prendendo due fili alla volta alla stessa distanza.

5. Il mio consiglio è di lasciarli morbidi e di stringerli tutti insieme controllando le misure.

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6. Qui bisogna disporre le coppie e formare una “V”, la parte esterna destra  di una coppia deve essere annodata a quella sinistra della successiva. Questo serve a creare la parte centrale del vaso, qui ho calcolato circa 4.5 cm.

So che sembra complicato ma questo è uno di quei casi: più facile a farsi che a dirsi..

Con questo scambio di coppie potremmo continuare all’infinito ma, tranquille, ne bastano due!!! Siamo arrivati alla sommità del vaso.

FHIUHHHH!!!!

7. Ora vestiamo il vaso cercando di tenere il primo nodo al centro della base per poi sistemare tutto il resto.

8. Basta tirare un po’ qua e un po’ là e tutto dovrebbe andare a posto.

9. Una volta sistemato tutto il “bataclan” basta prendere tutti i fili insieme ed annodarli.

10. Dopo aver deciso la lunghezza desiderata è giunto il momento di fissare i fili all’anello. Io li ho annodati a coppie.

11. Per sicurezza ho fatto 3 ulteriori nodi in modo da affrancare i tutto prima di tagliare i fili in eccesso.

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12. Per concludere manca solo il nostro “spinoso” amico cactus!!! Mi raccomando: cautela….PUNGEEEEEEEEE!!!!!!

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