L’ANTICA TECNICA GIAPPONESE DEL KINTSUGI

Il kintsugi (金継ぎ), o kintsukuroi (金繕い), letteralmente “riparare con l’oro”, è una pratica giapponese che consiste nell’utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d’oro per la riparazione di oggetti in ceramica (in genere vasellame), usando il prezioso metallo per saldare assieme i frammenti. La tecnica permette di ottenere degli oggetti preziosi sia dal punto di vista economico (per via della presenza di metalli preziosi) sia da quello artistico: ogni ceramica riparata presenta un diverso intreccio di linee dorate unico ed ovviamente irripetibile per via della casualità con cui la ceramica può frantumarsi. La pratica nasce dall’idea che dall’imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.

Da Wikipedia

Tanti argomenti popolano le mie bacheche di Pinterest pronti per essere approfonditi, cerco materiale nuovo, a volte mi metto d’impegno per crearne un articolo per il blog, altre invece rimando in attesa di ispirazione. È quello che mi è successo col Kintsugi, se ne stava lì, buono buono, aspettando che le acque si smuovessero per farlo venire a galla.

Quando ho visto che Seletti aveva fatto una collezione ispirata a questa tecnica ho deciso che era il momento di concretizzare!

Da Seletti https://www.seletti.it/product-category/art-de-la-table/kintsugi/

Foto Seletti da https://www.collater.al/kintsugi-marcantonio-seletti/


Selezione di immagini trovate su Pinterest e assemblate in Canva

Il Kintsugi è un elogio all’imperfezione, una filosofia contrapposta al consumismo dilagante che vuole tutto nuovo, moderno e perfetto, la “pezza” che viene apportata aggiunge pregio all’oggetto stesso rendendolo unico e prezioso.

Nelle immagini sopra spicca l’opera dell’artista Helene Gugenheim (trovato su METRO.COM.UK ) che mostra la cicatrice di una mastectomia totale ripassata con l’oro. Come per gli oggetti anche noi possiamo subire delle rotture sia fisiche che psicologiche, sta a noi riempire la ferita di forza e speranza o farci sopraffare dalla negatività.


A tal proposito, tempo fa ho letto un articolo di CUOREROTANTE in cui parlava di questo tema.

Ho sempre pensato che il suo nome derivasse dalla vivacità del suo carattere, mi immaginavo questo cuore che girava e girava in aria fino a diventare una palla di fuoco che si spostava da un punto all’altro in un nano secondo ma poi ne ho scoperto la vera origine: rotante sta per rotelle, quelle rotelle che l’aiutano a spostarsi da quando un grave incidente l’ha bloccata. Non pensiate che i suoi post siano pieni di risentimento, NO! Lei è una forza della natura e leggere i suoi testi mi strappa sempre un sorriso ma nel contempo mi fa riflettere, come solo le grandi persone sanno fare.

Le ho chiesto il permesso di citare la sua poesia e cuore, oserei dire GRANDECUORE, mi ha dato carta bianca, ecco il risultato.

Prosa di CUOREROTANTE grafica mia.


Sperando che l’argomento vi sia piaciuto, vi auguro un sereno fine settimana.

19 pensieri riguardo “L’ANTICA TECNICA GIAPPONESE DEL KINTSUGI”

  1. L’ha ribloggato su cuoreruotantee ha commentato:
    Luglio è stato un bel mese, ricco di cose sorprendenti. Agosto mi sta devastando. No, non è colpa del caldo.
    Attese che non si concretizzano, mancanze che si fanno sentire, dolori che entrano, passano e ritornano sotto una nuova forma. Uno non può essere sempre forte.
    Entro raramente nel blog.
    Ma oggi mi è arrivata una notifica. Ho letto, sorriso e mi sono commossa.
    Grazie Tiziana per questo tuo articolo.
    Mi hai fatto un gran bene ❤️

    Piace a 2 people

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