LA PAGLIA DI VIENNA

Sono sempre più dell’idea che oltre ad un enorme armadio dovremmo avere una capiente soffitta. Perché? Perché tutto torna prima o poi e poter attingere dalle scorte di casa invece di acquistare cose nuove sarebbe meno dispendioso e più ecologico.

L’ho pensato quando ho ritrovato sulle riviste delle sedie molto simili a quelle che avevo anni fa, peccato nel frattempo le abbia regalate ad un’amica…

UN PO’ DI STORIA

Il nome paglia di Vienna deriva dalla seduta con intreccio di paglia caratteristico della sedia Thonet creata da Michael Thonet in Austria, perciò non potevo parlarne senza citare questo pioniere del design.

La storia del successo della sedia n° 14 inizia nel 1841 quando il principe austriaco Clemens von Metternich, cancelliere di corte e di Stato, giunto a conoscenza degli esperimenti di curvatura del legno compiuti da Michael Thonet a Boppard, chiama il giovane ebanista renano a Vienna. Qui Thonet riesce ben presto a curvare persino il legno massello: le lunghe barre di legno, rese elastiche per effetto della pressione e del vapore, vengono curvate fino ad assumere la forma desiderata con l’ausilio di appositi attrezzi e della forza dei muscoli. La foggiatura tridimensionale del legno massello desta grande scalpore all’epoca. Seguono a breve le commesse per gli arredi di Palazzo Liechtenstein e Palazzo Schwarzenberg. Ben presto l’iconica sedia, odierno modello 214, assurge a simbolo dei tradizionali caffè viennesi. L’enorme successo del modello non si deve soltanto alla sua crescente diffusione negli spazi collettivi, ma anche all’innovativa tecnica di fabbricazione che permette – per la prima volta nella storia del mobile – la produzione industriale e in serie di una sedia. La sedia n° 14, fabbricata con un processo basato sul principio della divisione del lavoro, è scomponibile in soli sei elementi. Ciò permette a Thonet di spedire il modello in tutto il mondo stoccando in una cassa da un metro cubo ben 36 sedie smontate che saranno poi assemblate sul posto. Da questa tappa fondamentale prende avvio la storia del mobile moderno. La sedia originale n° 14 in paglia di Vienna è prodotta ancora oggi, con il numero di modello 214, presso lo stabilimento Thonet GmbH di Frankenberg, in Assia.


LA PAGLIA DI VIENNA OGGI

Oltre alle classiche sedute i fratelli Thonet nel corso degli anni hanno saputo creare nuovi pezzi, spesso in collaborazione con famosi designer, per rimanere al passo coi tempi.

Negli ultimi tempi, vista la rivalutazione della paglia di Vienna, molti designer l’hanno utilizzata su superfici diverse con dei risultati leggeri e naturali.

Sedute con schienale alto di Kevin Haviid , tavolo rotondo di Cassina , testiera letto da Naturally Cane , buffet di La Redoute , libreria vista da Audrey Stora architecture , mobile ovale H K living , armadio visto su Elle.france .

lampade pendenti Market Set , lampada da tavolo Thonet


LA PAGLIA DI VIENNA E LA MODA

Un’altra novità è data dall’utilizzo della paglia di Vienna per realizzare delle borse.

borsa nera Alabi Boulevard , secchiello con bordo marrone Coccinelle, shopper

Coccinelle shopper multicolori Palmgrens.


Io trovo questo materiale naturale molto versatile, voi cosa ne pensate? Ne avevate già sentito parlare?

14 pensieri riguardo “LA PAGLIA DI VIENNA”

  1. Wowwww..adoravo la paglia di Vienna, perché quando mi sono sposata si usava tantissimo e non solo per le sedie. Già allora veniva usata per realizzare mobili, testiere, tavolini, lampadari, mentre non ricordo di averla notata per le borse. MI piace molto, ha un non so che di romantico.
    I miei genitori, quando hanno rinnovato la sala da pranzo, hanno comprato un rustico toscano, che comprendeva sedie in paglia di Vienna, che usano ancora. Peccato che tendano ad usurarsi, d’altronde come tutte le cose.
    Bell’articolo, mi è piaciuta la storia della sedia dei fratelli Thonet, che ho letto con molto interesse.
    Buon mercoledì mia cara, un caro saluto! 🙂 🙂 🙂

    Piace a 1 persona

    1. Grazie 😊 sono felice tu abbia apprezzato anche la storia, avevo paura di diventare noiosa ma non potevo esimermi dal citarne le origini. È un materiale naturale e resistente (anche se col tempo può deteriorare) su Pinterest ci sono diversi tutorials per sostituire le parti usurate. A me piace tantissimo utilizzata come anta da armadio perché chiude lasciando una trasparenza.

      Piace a 1 persona

  2. Avevo delle sedie Thonet originali che ho fatto sistemare e per anni ho tenuto, poi le ho portate nella casa di montagna. Hai ragione tutto torna… anche se le nuove versioni hanno sempre qualcosa di leggermente diverso che fa apparire quello che abbiamo magari già nell’ Armadio… un po’ datato… baci

    Piace a 1 persona

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...